mercoledì 4 luglio 2007

Sonetto 57

Archivio Vecchio Blog: 25 Gen 2006

" Essendo tuo schiavo, che altro posso fare
se non servire le ore e i tempi del tuo desiderio?
Non ho tempo prezioso da spendere di mio,
nè servigi da rendere, finchè tu non li richieda.
Nè oso rimproverar quell'ora, secoli dei secoli,
quando, o mio sovrano, guardo l'orologio in tua attesa,
nè pensare l'amarezza dell'aspra assenza,
una volta che al tuo servo hai detto addio.
Nè oso domandarmi con pensieri gelosi
dove tu sia, nè far supposizioni sui tuoi affari,
ma come un triste schiavo me ne sto e a nulla penso
se non a dove sei, a quanto fai felici quegli altri.
L'amore è un tale autentico buffone, che delle tue voglie,
qualunque cosa tu faccia, non pensa alcun male. "

(Sonetto 57, William Shakespeare)

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